martedì 4 settembre 2012

Wang Lijun, la chiave del mistero

>ANSA-FOCUS/ CINA: E' IL 'TRADITORE' WANG LA CHIAVE DEL MISTERO IL RUOLO DEL 'SUPERPOLIZIOTTO' AL CENTRO DEL THRILLER POLITICO (di Beniamino Natale) 

(ANSA) - PECHINO, 20 AGO - La condanna a morte ''sospesa'' di Gu Kailai e a nove anni del suo supposto complice Zhang Xiaojun, annunciata oggi dalla Cina, e' solo il primo tassello della ricostruzione ufficiale della piu' grave crisi politica cinese degli ultimi 20 anni. Non solo infatti rimane da definire il ruolo svolto nella vicenda da Bo Xilai - marito di Gu Kailai ed ex capo del Partito Comunista Cinese (Pcc) nella metropoli meridionale di Chongqing, caduto in disgrazia proprio per le malefatte della moglie (almeno stando alla versione ufficiale dei fatti) - ma anche quella di Wang Lijun, il ''super-poliziotto'' preso a modello dagli autori di un popolare serial televisivo, che con la sua defezione, in febbraio, ha dato il via a tutto il dramma. Wang, 52 anni, originario della Mongolia Interna, investigatore abile e spietato, e' stato definito ''un traditore'' dal presidente Hu Jintao. La sua fuga nel Consolato americano di Chengdu e' stato un gesto straordinario e di gravissima portata per le leggi non scritte che regolano la vita del piu' grande Partito Comunista di tutti i tempi che, pur avendo gestito una transizione al capitalismo radicale e spregiudicato, continua a regolare i suoi conti interni con una segretezza e una spietatezza che ricordano da vicino i regimi stalinisti. Ma oltre che un ''traditore'' - definizione che potrebbe costargli una condanna a morte - Wang e' il ''testimone della Corona'' che ha permesso alla ''dirigenza collettiva'' cinese di liberarsi di un ''outsider'' scomodo e pericoloso come Bo Xilai. E' dal ''superpoliziotto'' che sono venuti il racconto, e gran parte delle ''prove'' del complotto ordito da Gu Kailai per uccidere l' uomo d' affari britannico Neil Heywood. ''Il processo contro Wang Lijun sara' molto piu' interessante di quello contro Gu Kailai'', ha dichiarato Steve Tsang, esperto di Cina dell' Universita' di Nottingham. ''Il Partito Comunista di solito e' estremamente duro verso i traditori, piu' duro che verso i nemici. Ma se se la cavera' con poco, sara' una conferma che dietro la caduta di Bo Xilai c' e' un progetto molto piu' grande di quello che e' apparso fino ad oggi''. Riassumiamo i fatti: a sorpresa, il 6 febbraio scorso, si diffonde la notizia che Wang, allora vice-sindaco della metropoli di Chongqing, si e' rifugiato nella sede diplomatica americana. Vi rimane per 36 ore, poi ne esce e si consegna ad un gruppo di poliziotti e funzionari venuti da Pechino. Da allora non se ne hanno piu' notizie. Pochi giorni dopo l' agenzia ufficiale Nuova Cina annuncia che Bo Xilai e' stato destituito da tutte le cariche e che e' sotto inchiesta per ''gravi violazioni della disciplina di Partito''. Nel lungo dispaccio col quale Nuova Cina ha raccontato l' andamento del processo contro Gu Kailai, Wang Lijun e' stato nominato solo una volta. Il ''superpoliziotto'' avrebbe, secondo l' agenzia, aiutato in un primo momento Gu nella sua impresa criminale. E' implicito che poi avrebbe avuto un ripensamento, uno scontro con Bo Xilai - che nel frattempo aveva deciso di nascondere le malefatte della sua ''Lady Macbeth'' - e sarebbe fuggito nel Consolato. Poco dopo l'arresto di Wang, il Dipartimento di Stato ha affermato che Wang non ha chiesto asilo politico ed e' uscito dalla sede diplomatica ''di sua spontanea volonta'''. In seguito, nessun esponente del governo di Washington e' tornato sulla questione con dichiarazioni pubbliche. Wang era stato portato a Chongqing da Bo Xilai, per conto del quale aveva gestito una popolarissima campagna contro la criminalita' organizzata e i suoi complici nel governo della citta', che ha portato a 13 esecuzioni capitali e alla distribuzione di centinaia di anni di galera a poco meno di duemila imputati. Dopo la defezione di Wang e la caduta di Bo, l' intransigente lotta alla mafia delle ''triadi'' e' stata reinterpretata come una cinica manovra di Bo per liberarsi dei suoi avversari politici e Wang e' stato accusato di aver fatto largo uso della tortura. Oggi e' stata annunciata anche la condanna a pene dai quattro agli undici anni di prigione di quattro collaboratori di Wang, accusati aver aiutato Gu Kailai nel suo tentativo di sviare i sospetti. Secondo notizie apparse su alcuni mezzi d'informazione di Hong Kong, Wang sarebbe gia' stato processo in segreto, mentre altre fonti sostengono che il processo contro il ''traditore'' e supertestimone anti Bo Xilai si terra' nei prossimi giorni o nelle prossime settimane e comunque prima del 18esimo Congresso del Partito, che dovrebbe svolgersi in ottobre.(ANSA). 

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