sabato 29 settembre 2012

Lo strano caso del signor Zhao Zuohai

...e quello dell' ambizioso Bo Xilai...


Zhao Zuohai, un ordinario cittadino cinese, viveva tranquillo nella cittadina di Shangqiu, nella provincia centrale dell' Henan. Per banali motivi (soldi e donne), nel 1997, ebbe dei dissapori col suo amico e compagno di lavoro Zhao Zhenshang. Il disaccordo provoca, come spesso succede in questi casi, una scazzottata tra i due. Poco dopo la rissa, Zhenshang scompare. Quattro mesi dopo suo nipote denuncia la scomparsa alla polizia locale. Passa un anno e mezzo e quando, nel 1999, a Shangqiu viene ritrovato un cadavere decapitato la polizia pensa che si tratti di Zhenshang (su quali basi le cronache non ce lo dicono) e procede secondo il suo abituale modo di agire. Arresta il sospetto - cioe' Zuohai - lo riempie di legnate e lo fa confessare. Zhao Zuohai si becca una condanna a morte sospesa per due anni che poi viene tramutata in 29 anni di galera. Ne sono passati una decina quando, nella primavera del 2010, Zhao Zhenshang ricompare nella cittadina, vivo e vegeto, e spiega che temeva di aver ferito molto seriamente Zhao Zuohai nel corso della rissa e di essersi allontanato per questo. La cosa interessante e' che non si tratta di un caso isolato. Nel 2005 She Xianglin, condannato per aver assassinato la moglie e in galera da undici anni nella provincia dell' Hubei, venne rilasciato dopo che la vittima, la moglie, era stata ritrovata viva e vegeta. Come Zhao Zuohai, anche She Xiangli aveva confessato.

Perche' ricordare oggi queste tragi-comiche storie della periferia del Nuovo Impero di Mezzo? 

Be', tutto il caso contro il cattivissimo Bo Xilai -  cattivissimo ma popolarissimo - e' basato su due confessioni. La prima e' quella di Wang Lijun, il suo ex-collaboratore che in febbraio prima ha raccontato ai diplomatici americani del Consolato di Chengdu - dove si era rifugiato per sfuggire ai sicari di Bo - e poi agli inquirenti cinesi che l' hanno preso in consegna la storia dell' assassino di Neil Heywood. Secondo il racconto di Wang, Heywood, un uomo d' affari britannico, e' stato avvelenato col cianuro dalla moglie di Bo, Gu Kailai (il che conferma la credenza popolare secondo la quale dietro ogni cattivissimo uomo c' e' una cattivissima donna).  La quale Gu Kailai - chi l' avrebbe mai detto! - ha confessato anche lei, e questo risolve il problema del movente, che non si e' capito quale sia. 

Confessera' anche Bo Xilai? Difficile previsione, ma io penso di si. Solo confessando puo' infatti sperare di non essere condannato a morte o sepolto vivo in qualche remota regione della Cina e di mantenere viva la speranza di potere, un giorno, forse, riprendere la sua battaglia. 

Un paio di giorni prima dell' annuncio - ieri - dell' esplusione di Bo Xilai dal Partito, una nota esperta di medicina legale, Wang Xuemei, ha scritto sul suo blog di ritenere, sulla base di quello che e' stato affermato dai giudici che hanno condotto il processo contro Gu Kailai, che non ci sono sufficienti prove scientifiche per stabilire che Heywood sia stato ucciso col cianuro. Ricordiamo che il cadavere del britannico fu cremato poche ore dopo che era stato ritrovato in un albergo di Chongqing, nel novembre del 2011.  Qualcuno ha sollevato il sospetto che Wang Xuemei sia politicamente vicina alla ''sinistra'' di Bo Xilai, e che la sua denuncia sia dovuta a ragioni politiche. Possibile. Ma gli interrogativi rimangono.

Che prove ci sono del crimine, oltre alle confessioni di Gu Kailai e di Wang Lijun (che, come abbiamo visto, sono prove piuttosto dubbie)?
E gli interrogativi non si fermano qui:
come si spiega la recente scomparsa, durata 15 giorni, del Nuovo Imperatore Xi Jinping? Nessuno ce lo ha detto.
Come mai proprio nel giorno della sua ricomparsa sulla scena, sorridente e rilassato, sono partite delle violente proteste anti-giapponesi (chiaramente orchestrate, come ha rilevato un altro cattivello, l' artista Ai Weiwei)?
Come mai proprio in settembre e' emerso (da quale fonte? tutt' altro che chiaro…) che il giovane morto mesi prima sulla famigerata Ferrari nera, simbolo della vita dissoluta dei rampolli della nomenclatura, era il figlio del braccio destro del presidente Hu Jintao?
Come mai ora che la data del Congresso e' stata fissata ancora non sia quante persone ci saranno nel nuovo Comitato Permanente dell' Ufficio Politico (onnipotente quanto quello vecchio)?
E tutto questo succede mentre per la prima volta dopo dieci anni - che fortuna che hanno avuto Hu Jintao e il suo compagno d' arme, il sorridente primo ministro Wen Jiabo, capitati al comando negli anni delle vacche grasse!  - l' economia rallenta, e rallenta molto…

Qui sotto pubblico il pezzo dell' ANSA su Bo Xilai e quello della Xinhua (Nuova Cina) su Zhao Zuohai

ANSA/ CINA: ATTO FINALE PER BO XILAI, ESPULSO E PROCESSATO
STRADA APERTA PER SUCCESSIONE. CONGRESSO SI TERRA' L'8 NOVEMBRE

(di Nello del Gatto e Beniamino Natale) - (ANSA) - PECHINO, 28 SET -  Alla fine e' arrivato il giorno di Bo Xilai. L'ex capo del partito della metropoli Chongqing, epurato lo scorso mese di aprile dal partito e rimasto coinvolto in uno scandalo per corruzione e abuso di potere, e' stato oggi espulso dal partito comunista cinese e dovra' affrontare un processo. 
La decisione e' stata presa oggi dal potente Politburo del Partito Comunista Cinese, che allo stesso ha annunciato che il 18esimo Congresso del Partito, che dara' il via ad processo di ricambio dei vertici cinesi, si aprira' l' 8 novembre. In un comunicato di poche righe diffuso dall' agenzia Nuova Cina, il Politburo ha annunciato che comunichera' agli organi giudiziari i sospetti sulle violazioni della legge compiute da Bo Xilai e che gli trasmetter ''i materiali relativi''. Quindi, l'ex-leader sara' processato, e dovra' rispondere di corruzione, abuso di potere e favoreggiamento. Nuova Cina fa infatti riferimento a ''gravi violazioni della disciplina'', che Bo avrebbe compiuto quando aveva una importante posizione a Dalian (la citta' del nordest della quale e' stato sindaco) e quando e' stato ministro del Commercio. Di fatto, la sua intera carriera ai vertici del Partito e dello Stato viene messa sotto accusa.  
Secondo il Politburo l'ex potente leader di Chongqing avrebbe infatti preso tangenti direttamente o tramite la sua famiglia. Dopo quello contro la moglie di Bo, Gu Kailai (condannata alla pena di morte con pena sospesa per l'omicidio dell'uomo di affari britannico Neil Heywood) e quello contro il suo ex braccio destro, l'ex superpoliziotto Wang Lijung, condannato pochi giorni fa a 15 anni di carcere, la Cina si prepara dunque ad assistere ad un nuovo, e decisivo, processo.  
Con la sua spietata lotta alla criminalita' organizzata e l' esaltazione della figura del presidente Mao Zedong, il fondatore della repubblica popolare, Bo Xilai si era conquistato una vasta popolarita' a Chongqing e nel resto del Paese. Una popolarita' che il Partito cerca di distruggere con l' ultima accusa rivolta a Bo, quella ''di aver mantenuto relazioni sessuali con molte donne, danneggiando l' immagine del Partito''. ''Il caso di Bo verra' completamente risolto prima del Congresso, ma questo non significa che non ci siano piu' problemi. Ci sono ancora i problemi che hanno creato il caso Bo, c' e' un problema di linea politica'' ha dichiarato all' ANSA Li Wiedong, l' ex-direttore della rivista ''China Reform'' ed esponente dell' ala moderata e riformista del Partito. 
La chiusura del caso Bo Xilai lascia infatti aperte una serie di questioni: per esempio, non spiega la scomparsa dalla scena, per due settimane, di Xi Jinping, candidato unico alla segreteria del Partito e alla presidenza della Repubblica Popolare, della quale non e' stata data a tutt' oggi alcuna motivazione ufficiale.  Inoltre in Cina la dialettica politica si basa sullo scontro tra gruppi riuniti intorno ad una forte personalita' e cementati dalla lealta' personale al leader, piu' che distinzioni rigide di ''linea politica'' e lo scontro tra il gruppo che fa capo all' ex-presidente Jiang Zemin, potente e in forma a dispetto dei suoi 86 anni, e quello guidato dal suo successore Hu Jintao, non sembra essere stato risolto. La fazione di sinistra, della quale Bo Xilai era considerato il portabandiera, ha avuto un colpo dalla caduta di Bo ma rimane radicata in molti settori del Partito.   
Infine, a poche settimane dall' inizio del ''grande 18esimo''  ancora non e' stato deciso se i suoi membri del nuovo Comitato Permanente del Politburo, il vero centro del potere in Cina saranno nove, come nel decennio di Hu Jintao, o se verranno ridotti a sette, come affermano voci non confermate ma insistenti.(ANSA).
            





MURDERER AQUITTED AFTER MORE THAN 10 YEARS IN JAIL...
ZHENGZHOU, May 9 (Xinhua)-- A man who spent almost 10 years in jail for murder has been acquitted after the alleged "murder victim" reappeared in central China's Henan Province, the Provincial Higher People's Court said Sunday.
Zhao Zuohai was declared innocent by the provincial Higher People's Court on Friday after the alleged "murder victim" returned home after more than ten years.
State compensation procedure has started and a probe into the wrong conviction is underway, according to a statement of the Higher People's Court.
Judges responsible for the verdict will be punished, said Zhang Liyong, chief judge of the Higher People's Court.
According to the court statement, in October 1997, Zhao Zuohai and his neighbor Zhao Zhenshang had a fight at their hometown in Zhecheng County, Shangqiu City, after which Zhao Zhenshang went missing.
Four months later, Zhao Zhenshang's nephew, Zhao Zuoliang, reported his uncle missing to the police.
A year later, in May 1999, a headless and highly decomposed body was found in the village. Zhao Zuohai was arrested as the murder suspect and in 2002 he was convicted of murdering Zhao Zhenshang.
Zhao Zuohai was sentenced to death with a two year reprieve. The sentence was later commuted to 29-years imprisonment.
A villager from Zhao Zuohai's hometown said during the ten years Zhao Zuohai was in jail, his wife remarried and two of his four kids were adopted, with the other two leaving the village to become migrant workers.
But Zhao Zhenshang returned to the village on April 30, 2010. The Higher People's Court confirmed Zhao Zhenshang's identity on May 7 and acquitted Zhao Zuohai.
Zhao Zhenshang told Xinhua that he and Zhao Zuohai used to be good neighbors and coworkers. But the relationship deteriorated over money issues and a woman, Du Jinhui.
Zhao Zhenshang said he was enraged when he saw Zhao Zuohai was staying over at Du's home on Oct. 31, 1997. He went home but later came and hit Zhao Zuohai on the head.
Afraid of Zhao Zuohai taking revenge, Zhao Zhenshang ran away from the village.
The 56-year-old Zhao Zhenshang said he never married and that he missed home during all the years he was away. As he hadn't earned much money, he was too ashamed to return home.
Zhao's suffering reminded people of another case in 2005, in which a man, after 11 years in jail in Hubei Province for allegedly murdering his wife, was proved innocent after the woman turned up alive. The man, She Xianglin, said he had confessed to the crime under police torture.
Zhao's case triggered widespread speculation of forced confession. A county-level police official told Xinhua that police authorities are investigating if there were any forced confession and police torture in the case.
Zhao Zuohai's ex-wife Zhao Xiaoqi told the local Dahe Newspaper that police had hit her with sticks while asking her if she knew that her husband had killed others
Police are also trying to ascertain the identity of the headless corpse.

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