sabato 13 ottobre 2012

Mo Yan , il Nobel e l' imbarazzo dei principini 2

Mo Yan e' corso ai ripari e si e' pubblicamente augurato che Liu Xiaobo "riacquisti al piu' presto" la sua liberta'. I dissidenti, in testa l' artista Ai Weiwei e l' avvocato Teng Biao, si sono rallegrati e gli hanno riconosciuto di aver avuto coraggio.
Ecco qui sotto la notizia che ho fatto ieri per l' ANSA:

 (ANSA) - PECHINO, 12 OTT - I dissidenti cinesi sono felici che lo scrittore Mo Yan, al quale e' stato assegnato ieri il premio Nobel per la letteratura del 2012, abbia lanciato oggi un appello per la liberazione ''al piu' presto possibile'', dell' intellettuale Liu Xiaobo. 
   ''E' un segnale veramente buono'', ha detto l' artista e dissidente Ai Weiwei all' ANSA . ''Mo ha dimostrato di aver coraggio a fare quel tipo di commento in questo momento. Qualsiasi pronunciamento a favore di Liu e' estremamente
importante''. 
   Liu Xiaobo, professore universitario e scrittore e' stato condannato nel 2009 a 11 anni di prigione per aver redatto e diffuso il documento pro-democrazia Charta 08. Nel 2010 ha avuto il premio Nobel per la pace.
    Anche l' avvocato demoratico Teng Biao, che ieri aveva criticato Mo Yan per il suo silenzio sul caso di Liu, ha affermato di ritenere ''molto positivo'' il ''nuovo atteggiamento'' del neo-premio Nobel. ''Quando Liu fu condannato - ha dichiarato - non aveva voluto prendere posizione e io fui tra i primi a criticarlo per questo''. ''Spero che in futuro mantenga questo atteggiamento e si pronunci a favore dei diritti umani in Cina'', ha concluso l' avvocato.
(ANSA).  

Mi sembra che questi sviluppi rafforzino la mia argomentazione sull' imbarazzo del regime per il primo premio Nobel per la letteratura assegnato a uno scrittore cinese residente in Cina, che ho espresso nel mio precedente post, al quale rimando.

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